Tuesday, February 21, 2012

Two in one

Un mese fa, la chiesa che frequentavo da diversi anni, ha chiuso i battenti. Ormai i membri rimasti erano pochi, di comune accordo e' stato deciso di mettersi insieme ad un'altra chiesa di un paese vicino. Nel nuovo ambiente mi sono subito sentita tranquilla, al sicuro, in pace benvenuta, amata da tutti ma ancora devo trovare qual’ e' il mio posto per potermi inserire e contribuire in maniera positiva e costruttiva. Non dovrebbe essere difficile, ma negli ultimi
mesi le battaglie sono state tante ed hanno lasciato nei cuori di ognuno delle ferite che necessitano del tempo per guarire e ritrovare l'energia per ricominciare. E` difficile accettare il fatto di non rivedere persone che ti sono state vicine per tanti anni. Nelle ultime settimane stando in chiese cercavo di individuare chi o come poter legare con gli altri, chi puo` aiutarmi
a superare questo periodo di transizione, aiutare a sanare le ferite del cuore nel piu` breve tempo possibile. Domenica scorsa il Signore ha parlato al mio cuore “It’s not about what others can do for you, but what you can do for them.” “Non guardare cio` che gli altri possono fare per te, ma cio` che tu puoi fare per loro" E` la pura verita`. Con tutte le mie intenzioni di starmene seduta tranquilla al mio posto ad osservare e meditare, domenica scorsa sono dovuta uscire dal mio guscio e ho avuto l’opportunita`, nel mio piccolo, di poter aiutare e di
conoscere una ragazza fantastica la quale ha condiviso i suoi pensieri, le sue preoccupazioni dandomi la possibilita` di incoraggiarla. Forse, ancora non ho trovato il mio posto nella nuova chiesa ma essere la` per qualcuno e` una sensazione meravigliosa. Sono molto felice che il Signore abbia parlato al mio cuore.